Domenico Luciano Consolo si colloca all’interno di un gruppo di artisti che trovò in Carlo Scarpa, Giuseppe Samonà e Ignazio Gardella, i suoi maestri ispiratori. Questo gruppo di architetti inventò un linguaggio architettonico che reinterpretò le geometrie del territorio veneto e che fece nascere un'edilizia riflessiva che non interferisce con la tradizione, ma si affianca ad essa come una naturale evoluzione concettuale e temporale nelle linee, nei materiali e nelle tecniche costruttive. Consolo lavorò in questo contesto come architetto e come pittore, seguendo un percorso professionale caratterizzato da una continua ricerca che vide mescolate le due arti nella materia, nella luce e nel colore. Diventerà quindi il precursore di uno stile artistico riconosciuto da molti professionisti, interpreti odierni dell’architettura veneta. Nel campo della pittura, già dal 1957, Consolo trasmette nella sua arte figurativa e paesaggistica un suo segno personale.
Per me è stato un onore ed un privilegio poter cogliere qualche frammento fotografico della sua dimora sita nella quieta campagna tra Castelfranco V.to e Cittadella provando ad immedesimarmi nel suo sguardo verso le cose, verso la bellezza.
Grazie a Silvia, sua figlia e mia amica vera.